Dal primo
luglio 2009 è
in vigore l'obbligo di dotare l'immobile in vendita
di Aqe, attestato
di qualificazione energetica. D'ora
in poi le case saranno valutate anche in base all'efficienza
energetica e
suddivise, in base al consumo, per classi.

Il provvedimento appena pubblicato segue il decreto
del Presidente della Repubblica del 2 aprile scorso
(n. 59), che fissa i requisiti energetici minimi per
i nuovi edifici e per le ristrutturazioni di quelli
esistenti.
Con queste nuove procedure, i cittadini che vendono
la propria abitazione, potranno rispondere in modo
più appropriato e con oneri assai contenuti
all'obbligo di informare l'acquirente della qualità
energetica dell'abitazione ceduta. Un altro
regolamento definirà infine le figure dei
certificatori energetici (ingegneri, architetti,
professionisti) abilitati al rilascio delle
certificazioni.
L'attestato di qualificazione
energetica riporta
una serie di dati utili sul fabbisogno energetico
dell'edificio: com'è stato realizzato l'alloggio dal
punto di vista dell'isolamento, della coibentazione
e degli impianti energetici, in che modo esso possa
contribuire agli obiettivi di efficienza e risparmio
energetico.
Possono essere indicati anche possibili interventi
migliorativi delle prestazioni energetiche del
sistema edificio-impianto.
Dal primo
luglio del 2010 il
certificato sarà obbligatorio anche per affittare.
La certificazione
energetica può
essere rilasciata da ingegneri, architetti,
geometri, periti, costa da 400 a 1.000 euro in
media, per un edificio e vale 10 anni. Può essere
aggiornato a ogni intervento che modifica la
prestazione dell’edificio o degli impianti.
Importante notare che non c'è obbligo di allegare la certificazione
al momento del rogito. Il notaio deve
rendere noto alle parti che esiste questo obbligo di
dotazione.
Sottolineano i notai che, serve che l'acquirente sia
informato del problema prima di entrare in possesso
della casa. Le parti possono accordarsi tra loro in
diversi modi.
Il rischio, altrimenti, è che l'acquirente si possa
successivamente rivalere sul venditore.
Non sono previste sanzioni: le sanzioni ci
sono se l'immobile è venduto dal costruttore, ma non
nelle transazioni tra privati.