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 | Categoria : edilizia  |Software

Edifici nuovi in muratura di pietra naturale in zona sismica

Norme di Riferimento (sintesi) :

DM.LLPP. 1987 Norme per gli edifici in muratura

La malta da usare deve essere individuabile tra i seguenti tipi: M1 M2 M3 M4

La muratura è costituita da elementi in pietra legati tra loro tramite malta. Le pietre, da ricavarsi in genere da abbattimento di rocce, devono essere non friabili o sfaldabili, e resistenti al gelo, non devono contenere in misura sensibile sostanze solubili o residui organici; devono essere monde di cappellaccio e di parte alterate o facilmente removibili. Devono possedere i requisiti minimi di resistenza di cui all’Allegato 1. Non è vietato l’impiego di materiale proveniente da murature esistenti purchè soddisfino ai requisiti di cui sopra e siano opportunamente ripristinate come freschezza delle superfici tramite lavaggio, etc.

Le murature in elementi naturali si distinguono in:

muratura di pietra non squadrata

muratura listata (due filari di laterizio pieno a tutto spessore ogni 1,6 mt di altezza)

muratura di pietra squadrata

Lo spessore minimo dei muri realizzati con pietre naturali deve essere:

muratura di pietra non squadrata      cm. 50

muratura listata                                 cm. 40

muratura di pietra squadrata             cm. 24

3.1 Dimensionamento semplificato

E’ possibile omettere la verifica di cui al precedente punto 2.4 (Norme di calcolo) se vengono rispettate le condizioni:

L’edificio non abbia più di tre piano entro e fuori terra

La planimetria sia inscrivibile in un rettangolo con rapporto tra i lati > 1/3

La snellezza delle murature sia sempre < 12

L’area della sezione resistente alle azioni orizzontali, escluso i muri lunghi meno di 5° cm) sia > 4% dell’area totale della pianta dell’edificio.

La tensione media sia inferiore a quella di base ammissibile della muratura

3.2 Norme di calcolo per edifici in muratura squadrata

E’ possibile fare l’analisi strutturale e la verifica di sicurezza secondo quanto stabilito ai punti 2.2(Analisi strutturale) e 2.4( norme di calcolo) allorchè siano determinate le caratteristiche della muratura come prescritto dall’allegato 1.

3.3 Caratteristiche meccaniche della muratura di pietra squadrata

Resistenza caratteristica a compressione fk e resistenza caratteristica a taglio fvk

Tali valori si calcolano o in base a prove sperimentali su murature o riferendosi a tabelle in funzione delle caratteristiche dei componenti (malta ed elemento naturale)

Allegato 1

1.1.2 determinazione sperimentale della resistenza a compressione degli elementi resistenti naturali

La produzione degli elementi resistenti naturali deve essere controllata per ogni cava mediante prove ufficiali con periodicità almeno annuale e comunque ogniqualvolta che cambino sostanzialmente la natura e le caratteristiche meccaniche del materiale. In cantiere il DL può eventualmente verificare ulteriormente.

1.3 Resistenza a compressione degli elementi naturali.

La resistenza media a compressione fbm degli elementi di pietra, con esclusione dei tufi, deve essere determinata secondo le modalità descritte nel RD 16.11.1939 n.2232, recante norme per l’accettazione delle pietre naturali da costruzione.

Per tutti gli elementi naturali si considera convenzionalmente: fbk = 0.75fbm

Dove fbk: resistenza caratteristica media della muratura e fbm degli elementi in pietra.

Allegato 2

Per le murature          E = 1000fk

                                   G = 0.4E

La circolare 4.01.1989 n. 30787  nel descrivere il capitolo III del DM recita:

Ci si riferisce esclusivamente alle pietre naturale squadrata e quindi restano escluse la muratura in pietra non squadrata e quella listata: qualora vengano usate queste ultime due tipologie murarie potrà utilizzarsi il dimensionamento semplificato.

DM 16/01/1996 Norme per le costruzioni in zone sismiche

C.5 Edifici in muratura

C.5.1 Regole generali.

 Gli edifici in muratura devono essere realizzati nel rispetto del DM 20.11.1987,…, ove non in contrasto con le presenti norme. In particolare alle predette norme deve farsi riferimento per le caratteristiche fisiche, meccaniche e geometriche degli elementi resistenti naturali.. nonché per i relativi controlli di produzione e di accettazione in cantiere.

Le strutture di orizzontamento o copertura non devono essere spingenti

I solai devono assolvere anche alla funzione di ripartizione dei carichi tra i vari muri maestri

I cordoli devono avere larghezza come la muratura sottostante ( meno 6 cm. Max) e altezza pari al solaio.

I solai a travetti prefabbricati o travi metalliche devono essere incastrati nel cordolo per lameno la sua metà e comunque non meno di 12 cm. Le travi metalliche devono avere appositi ancoraggi.

Gli incroci d’angolo dei muri perimetrali devono avere lunghezza pari ad almeno 1 mt, compreso lo spessore del muro.

Al piano più basso è possibile usare pareti in cemento armato di spessore almeno pari al muro soprastante.

C.5.2. Edifici in muratura ordinaria

La pianta degli edifici, al netto dei balconi,deve essere il più possibile compatta e simmetrica e essere inscrivibile in un rettangolo di lati aventi rapporto > 1/3.

La distribuzione dei muri in pianta ed alzato deve essere il più possibile strutturalmente simmetrica.

I muri maestri devono essere intersecati tra loro a non più di 7 metri .

Sopra porte e finestre devono esservi architravi di cemento armato o ferro efficacemente ammorsate nella muratura.

Le fondazioni possono essere realizzate anche in muratura ordinaria, purchè allo spiccato ci sia un cordolo delle caratteristiche sopraccitate.

La distanza massima tra spiccato di fondazioni e intradosso del primo solaio non può superare 5 mt. La snellezza dei setti murari non può essere < 12

La muratura portante può essere realizzata in muratura di pietra squadrata, con l’impiego di malta cementizia. Per edifici con non più di due piani fuori terra si può usare muratura listata, con malta cementizia. La listatura deve essere realizzata mediante fasce di conglomerato semplice o armato, oppure con tre corsi di laterizio pieno, posti ad interassi di noumeno di 1,6 mt ed estesi a tutto lo spessore ed a tutta la lunghezza del muro.

Gli spessori dei muri per muratura in pietra listata devono essere :PST 55cm PT 40cm P1 40cm, per zone sismiche di 2 categoria.

Le murature devono presentare in fondazione un aumento di spessore di almeno 20 cm ( NB.quindi solo se in muratura e non da ambo i lati del muro).

Le murature devono essere verticalmente allineate, altrimenti nei calcoli si considereranno solo le porzioni di muri che presentino continuità verticale, dal piano in oggetto di verifica fino alle fondazioni.

Il sovraccarico non deve essere superiore a 400 kg/mq

Le murature in pietra squadrata con resistenza compressione > 30 kg/cmq, debbono avere una area  di muratura resistente,al netto delle aperture, espressa come percentuale della superficie totale dell’edificio, non inferiore per ogni piano di verifica ed in entrambe le direzioni principali, ai valori della tabella 4B:

Esempio

Edificio a 3 piani : P1-6% P2-5% P3-5%

NB. Non sono da prendere in considerazione ai fini della resistenza pareti aventi il rapporto altezza/lunghezza >3.

Per ogni piano di verifica deve inoltre risultare.

 S = N/(0.50A)< Sm

Dove :

N. carico verticale totale dell’edificio relativo al piano in esame

A. area totale dei muri resistenti del piano al netto delle aperture

S. tensione base ammissibile della muratura

Questa verifica deve essere svolta per il piano più basso e per quelli superiori dove vari lo spessore dei muri o aumenti l’incidenza delle aperture.

Ove siamo rispettate queste condizioni la verifica alle azioni sismiche può essere omessa, fermo restando la necessità delle verifiche previste dalle apposite norme per le azioni orizzontali del vento, dei carichi verticali e sulle fondazioni.

Se le condizioni non sono rispettate occorre fare la verifica sismica, con l’obbligo comunque che siano rispettate le Regole generali.

 

RD 16/11/1939 n. 2232

Norme per l’accettazione delle pietre naturali da costruzione

Cap. I Norme generali

1 Le pietre naturali da impiegare nelle costruzioni e le relative caratteristiche  fisiche meccaniche  e chimiche sono stabilite, in  ogni singolo caso, tenuto conto dell’impiego che dovrà farsene nell’opera da costruire.

2 Le caratteristiche delle pietre naturali da impiegare nelle costruzioni si determinano mediante le prove indicate nel seguito.

3 I campioni delle pietre naturali da sottoporre alle prove sono prelevati dalle forniture esistenti in cantiere e debbono presentare caratteristiche fisiche meccaniche chimiche conformi a quanto prescritto nei contratti, in relazione al tipo della pietra ed all’impiego che di essa deve farsi nella costruzione.

Occorre effettuare prove presso i laboratori ufficiali.

-        Prove per la determinazione delle caratteristiche fisiche:

-        peso volume

-        peso specifico

-        coefficiente imbibizione

-        gelività

-        Prove di resistenza meccanica:

-        Resistenza alla compressione

-        Usura

-        Rotolamento ( per il pietrisco)

-        Flessione ed urto (per le lastre)

-        Prove di resistenza chimica

-        Resistenza alla salsedine marina.

Conclusioni:

La presente disamina della normativa vigente per le nuove costruzioni in muratura di pietra naturale in zona sismica, è stata svolta al fine di sintetizzare gli interventi possibili.

Dall’esame è risultato che in zona sismica si possono fare solo nuovi edifici in muratura squadrata e quindi non sono ammessi nuovi edifici con murature in pietra non squadrata e non listata. E’ inoltre da notare che non essendo considerate tra le tipologie murarie le murature miste ( nello spessore) di mattoni e pietra, anche queste non si possono fare.

E’ forse necessaria inoltre una precisa definizione di muratura in pietra squadrata ( a spacco, tagliata,…?)